Il fantasy: come funziona l’allegoria?

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Allegoria della simulazione – Lorenzo Lippi

L’allegoria allude a un altro ambito, e non si limita alla parola, a un concetto. È piuttosto un intero discorso.

Per capire meglio in che modo funzioni l’allegoria, è utile pensare alla metafora. La metafora fa ugualmente riferimento a un ambito differente, altro, ma si limita a una parola, a un bagliore immediato, a un’intuizione. L’allegoria, invece, può estendersi perfino a un’intera opera. Per esempio, come dicevamo, Le cronache di Narnia di C. S. Lewis alludono al cristianesimo e a Cristo che ha vinto la morte. Non a caso ho utilizzato la parola alludere, simile ad “allegoria”, ma di differente derivazione.

Alludere, dal lat. ad-  ludĕre, che mi piace tradurre con “giocare presso” (sottinteso: un altro ambito di significato). 

Allegoria, dal gr. allos agoreuo, parlare d’altro.

La narrativa fantastica tutta si presta a essere un’enorme allegoria, capace di far riferimento continuo a una realtà differente tramite il carico simbolico contenuto nei singoli termini metaforici che ne compongono il tessuto. Tuttavia, l’allegoria appiattisce su un livello unico, sottinteso all’intero discorso che viene costruito.

Ritengo che il fantasy, invece, possa alludere a qualcos’altro: a un ambito simbolico sempre aperto, sempre fruibile in maniera differente, datore sempre di nuovi significati. Il fantasy può offrire, unico tra i generi fantastici, un ventaglio di possibilità di letture sconosciuto per esempio alla fantascienza o all’horror, che tendenzialmente afferiscono a un “altra” realtà legata o al tempo (la sci-fi) o al piano morale (l’horror), che ne definisce ed esaurisce l’ambito di significato.

Il fantasy offre un linguaggio immaginifico capace di far risuonare ogni tipo di animo umano, motivo per cui – se letto da chiunque – a chiunque può piacere.

Qui, però, si presenta un problema non secondario: il fantasy è visto con un carico di pregiudizi sconosciuto ad altri generi. Tra tutti i generi di nicchia, il fantasy lo è in misura forse maggiore. Rimane da capirne il perché, cosa che tenterò di fare nel prossimo post. La risposta, forse, sta proprio nel simbolismo di cui è colmo.

 


2 risposte a "Il fantasy: come funziona l’allegoria?"

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