È da molto che non scrivo sul blog, e un motivo c’è. La tesi, che ho completato e depositato, iscrivendomi finalmente a quell’esame di Laurea Magistrale che dovrebbe chiudere la mia fase universitaria, per lo meno da studente.
In effetti i progetti in cantiere sono molti e almeno i prossimi anni saranno dedicati non solo alla scrittura di narrativa (seppur in minor parte), bensì alla saggistica. Innanzitutto c’è la tesi. Il titolo è La magia quale rapporto con il divino nella narrativa. Sosterrò l’esame il 27 ottobre, orario da definire, presso l’Istituto di Scienze Religiose San Pietro Martire, in via Seminario n. 8, vicino a Piazza Cittadella, a Verona. Chi volesse venire, è libero di farlo. Tale tesi sarà poi completata e un poco trasformata, in modo da renderla pronta per una pubblicazione. Sto già cercando una casa editrice che possa dedicarle la giusta attenzione e il giusto spazio.
Non solo tesi, comunque, perché sto lavorando a un articolo filosofico sulla fenomenologia dell’atto magico. E non mi fermo qui, perché come mi ha detto il professore che ha seguito lo sviluppo della tesi, sono piuttosto interessato a questi argomenti che spesso vengono considerati marginali o ai limiti del rischio dalla teologia ufficiale. Infatti, sto elaborando un bestiario cristiano e ho intenzione di approfondire i rapporti tra Cristianesimo e alchimia e tra Cristianesimo e neopaganesimo, nella convinzione che vi sia la possibilità di far risaltare qualcosa di molto interessante e utile per tutti.
Un simile progetto, che concretizza il progetto che avevo presentato in origine per la tesi, giustamente giudicato troppo ampio e complesso e perciò ridotto al metodo di indagine sulla magia come codice di lettura della realtà nella narrativa, avrà bisogno di almeno tre anni, motivo per cui i romanzi – almeno per una volta – verranno dopo. Tuttavia, è ovvio che quanto vado approfondendo sarà nutrimento per le nuove storie, che in parte ho già programmato. A partire da quel Mondo svelato di cui di tanto in tanto vi racconto.
Per il momento è quanto. A presto!