…da dove l’avevo lasciato.
È da quasi due mesi che non scrivo sul blog e la spiegazione è semplice: avevo bisogno di riflettere, di capire cosa fare della scrittura. La riflessione si è pressoché conclusa e le decisioni sono state prese. È ancora presto per comunicarle, ma posso anticipare che all’orizzonte si staglia un cambiamento nel mio modo di affrontare tutto ciò che è parola e narrazione. Di sicuro, il mio prossimo progetto – dopo quello di cui parlerò subito, qui – è per molti aspetti differente rispetto a ciò che ho scritto finora. Vi anticipo anche che si tratterà di un horror e che affonda le sue radici nella tesi che sto preparando per la Laurea Specialistica in Scienze Religiose. Comunque, ogni cosa a suo tempo.
Adesso, invece, vorrei parlarvi di ciò cui sto mettendo – finalmente, diranno alcuni – mano in questo mese. Si tratta del VII volume di Storia di Geshwa Olers. Voglio tentare una spiegazione del ritardo enorme accumulato con la scrittura di questo tomo parecchio strano.
Avevo già segnalato da qualche parte come quello conclusivo sarebbe stato il più difficile da portare a termine, e la sensazione non ha fatto altro che rinforzarsi con il tempo, divenendo infine una temibile certezza. Il sole sulle bianche torri, questo il titolo, ha richiesto una rielaborazione formale e concettuale sconosciuta in precedenza, benché in nuce già presente nei volumi antecedenti. Con questo settimo malloppo apparirà chiaro come Storia di Geshwa Olers sia in tutto e per tutto un romanzo post-moderno. Guardate, sul concetto di post-modernità ci sarebbe molto da dire, soprattutto sul modo ignobile in cui esso viene trattato da molti critici, pensatori e – ahimè – cristiani con cariche importanti. La post-modernità è semplicemente il periodo in cui siamo, con tutte le sue contraddizioni e bellissime caratteristiche di novità, tutto quanto sgusciato e sviluppatosi dalle basi su cui si fondava l’età moderna, ormai conclusa e superata su molti aspetti. La post-modernità è segnata dalle violente manifestazioni religiose che vanno sotto il nome di integralismi, ma è anche l’epoca in cui l’essere umano può rendersi conto fino alla fine di quanto il mondo-come-coscienza sia nelle proprie mani. E di più non dico.
Il sole sulle bianche torri rifletterà tutto questo. Probabilmente stupirà più di un lettore, forse ne lascerà scontento più di due, e spero potrà piacere a più di tre. Quel che è certo, da parte mia, è che non mi sono sottratto in nulla a questa prova. Andiamo al sodo, mi direte voi: quando uscirà? Non lo so ancora, sto rielaborando la prima parte.
Sì, avete letto bene. Il VII volume sarà formato da due parti. La prima è in fase di conclusione e verrà rilasciata gratuitamente su Feedbooks come avevo anticipato. Forse ce la farò entro Natale ma, chi lo sa, potrebbe essere anche molto prima. La seconda parte invece uscirà il prossimo anno e sarà a pagamento, su Amazon.
Questo è quanto e per provarvi che ci sto davvero lavorando, ho inserito una foto scattata qualche minuto fa sul mio tavolo da lavoro. Non mi resta che salutarvi e a risentirci presto, con altre novità.
La tesi sembra interessante 🙂
Sulle contraddizioni di quest’epoca sono d’accordo: c’è il potenziale per tante opportunità di crescita e invece vengono sprecate da stupidità, opportunismo, ottusità, violenza.
La tesi è sull’approccio magico alla realtà nella narrativa dal Rinascimento a oggi 🙂