39 – Cane

Questa riflessione, pensata per i cani, vale per ogni animale.

Il cane è un ragazzino (oppure una ragazzina, fatti i debiti aggiustamenti) dal carattere a volte fastidioso. Il più delle volte, però, sa conquistarti con quella simpatia che è capace di mettere in campo attraverso le sue pose che richiedono coccole, le sue mosse di finti agguati quando vuole affermare che, a differenza di quanto credi, sei suo, e una curiosità infinita che lo spinge a cercarti ovunque, e che, in fin dei conti, significa solo che senza di te non può stare. 

Il guaio con questo genere di persone (perché è chiaro che il cane, come ogni animale dal carattere spiccato, è una persona) è che i ruoli poi si capovolgono, e siamo noi a non poter più fare a meno di loro. 

Ebbene, questo ragazzino conquista con furbizia degna di chi sa che la miglior vendetta va servita fredda. La vendetta, però, nel caso di un cagnetto consiste nel renderti a tal punto dipendente, da influenzare in profondità la sfera delle relazioni. Qualcuno si infastidisce per le intemperanze del ragazzino? Ebbene, rischia di uscire perdente al momento del confronto necessario. Lo vuoi isolare per qualche momento, così da riservarti attimi di fondamentale intimità? Non c’è verso, riesce a risultare un terzo incomodo a cui non si può dire di no. E se gli fai quello che giudica un torto, sbuffa, si allontana, si accoccola da un’altra parte dandoti le spalle e al primo richiamo alza la sua testolina nero-ambrata, mostrando con la coda dell’occhio una sufficienza che ti spinge a una sconsideratezza che non useresti con nessun altro: lo chiami, e lui ti salta addosso facendoti mille feste per farti credere di aver accolto il perdono. 

La realtà è un’altra: dopo breve pensarci, ti rendi conto che è lui ad averti perdonato, e che non potresti mai tenerlo troppo distante. 

Questo genere di ragazzino ti sveglia di notte, strepita quando fa festa, non sopporta di non essere al centro dell’attenzione e si ammutolisce quando stai male, salvo mostrarsi ancor più presente, con quell’attenzione fatta di sguardi e contatto fisico che poi non smetti di cercare. È questo il suo incantesimo, perché tali persone godono della magia di una giovinezza eterna, anche quando sono anziani. 

Ti fanno impazzire riguardo al cibo: si può stare certi che preferiscano a quello preconfezionato ciò che hai tu nel piatto, e te lo fanno capire con la parola giusta. Il loro vocabolario, infatti, è semplice, ma di una chiarezza disarmante e non puoi far finta di non aver capito. Quando ti cimenti in tale finzione, lui si allontana, ti osserva di lontano, dal luogo del suo tanto colpevolizzante quanto momentaneo isolamento, e rimane in attesa paziente che tu, finalmente, abbia capito come vanno le cose. 

Questa razza di ragazzini sono capaci di entrare nella tua vita con una profondità rara da trovare in qualunque persona e poi, nel momento più inatteso, di uscirne, lasciandoti lì a cercarne senza posa l’insostituibile presenza. Ed è quello l’attimo – è quello – in cui capisci che il cane è una persona eccezionale. E ringrazi che abbia attraversato la tua vita, rendendola migliore sotto molti aspetti.

Perciò, grazie Benny. Continua a brillare nei nostri ricordi. 


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...