Il richiamo del Maestro interiore agisce come una fascinazione, come un invito a considerare ciò che non è mai stato considerato prima, a puntare lo sguardo su qualcosa che si è sempre lasciato in disparte.
È necessario allora chiarire cosa intenda per fascinazione della Sua voce. Il fascino agisce sulla lunghezza d’onda di ciò che non si conosce e che pure attrae. Il motivo di tale fascino non è comprensibile se non dopo un’esperienza di attrazione cui non ci si può sottrarre se non a fatica, motivo per cui nell’antichità si ritenne che il fascino fosse l’effetto di un qualche maleficio o l’influenza malefica derivante dallo sguardo degli invidiosi e degli adulatori.
La parola ha anche una connotazione sessuale, quasi genitale, derivante dall’utilizzo del termine da parte dei romani (in lat. è fascǐnum) per indicare il dio Priapo e il suo stesso attributo sessuale, considerato apotropaico. Il significato con cui noi lo utilizziamo oggi è derivato da entrambi questi ambiti.
Anche nella declinazione “fascinazione” permane un senso non del tutto positivo, ma in qualche modo stigmatizzato da una sorta di forzatura della volontà: il secondo significato di fascinazione (oltre a quello usuale di attrazione esercitata) è legato all’ipnosi indotta con mezzi seppur elementari di suggestione o d’ipnotismo.
Tale fascinazione è indubbiamente presente, come dicevamo, in quel rapporto di convocazione-invocazione rappresentata dalla reciprocità amorosa di cui narra il Cantico dei Cantici: vi è un gioco continuo di ricerca/invocazione da parte dell’amata e di risposta/convocazione da parte dell’amato, così come una ricerca/invocazione da parte dell’amato e una risposta/convocazione da parte dell’amata.
L’amato e l’amata sono i protagonisti di un rapporto di reciprocità, nel quale solo apparentemente si giocano dei ruoli maschili e femminili associabili a modalità attive e passive;
è più corretto affermare che l’amato sia attratto verso l’amata dal suo modo di rendersi disponibile e di far sentire la necessità di un amore irrinunciabile, aspetto che agisce per fascinazione sull’amato, che continuerà a cercarla per farsi, un giorno, trovare.
Ora che abbiamo chiarito in che modo il Maestro interiore si faccia sentire dentro l’essere umano e lo inviti a entrare nel mistero, è necessario tentare di rispondere a un interrogativo centrale: chi o cosa è il Maestro interiore? Lo vedremo nel prossimo post.