Si è sempre parlato di alchimia come dell’arte che precorse la chimica, o per lo meno così ne ho sempre sentito parlare io. Di recente, invece, mi sono imbattuto in un’altra lettura, dovuta alle mie ricerche per la scrittura, che propone una chiave interpretativa più utile e profonda, relativa all’anima. Non è una scoperta recente: è da poco meno di un centinaio d’anni che si va in questa direzione e il tutto ha a che fare con la psicanalisi.
L’alchimia è la proiezione concreta del processo interiore di individuazione del Sè. Detto in parole povere, la Grande Opera non fa altro che evidenziare i passaggi cui sottosta la psiche umana nella sua evoluzione verso il compimento del proprio cammino.
Una controprova di questa posizione sta nell’alchimia orientale, che attraversa gli stessi passaggi e ha caratteristiche molto simili a quelle dell’alchimia occidentale. La prima opera che mi ha aperto gli occhi su questa modalità di approccio è Psicologia e alchimia, di Carl Gustav Jung, che fortunatamente posseggo in una copia del 1950, tradotta da Roberto Bazlen. In esso Jung afferma che “il concetto di processo di individuazione da un lato, e l’alchimia dall’altro lato, sembrano molto distanti l’uno dall’altra, tanto che al primo momento può sembrare impossibile immaginare un ponte che li congiunga” (pag. 15). Inoltre, “fino a poco fa la scienza si è occupata principalmente dell’aspetto chimico-storico dell’alchimia, e poco soltanto del suo lato filosofico e storico-religioso” (pag. 34). Infine: “Il lettore rimarrà particolarmente colpito dai numerosi rapporti esistenti tra il simbolismo onirico individuale e l’alchimia individuale. Ciò però, non si creda, non è una prerogativa del caso trattato, bensì un fatto generale del quale mi sono accorto soltanto dieci anni fa, perché soltanto allora cominciavo a occuparmi seriamente del pensiero e del simbolismo dell’alchimia.” (pag. 44)
Insomma, i sogni portano a galla una struttura alchemica dello sviluppo verso il Sè, il tutto attraverso gli archetipi. Infatti, “simboli onirici del processo di individuazione sono immagini di natura archetipica che si presentano in sogno, e che descrivono il processo di contrazione, e la formazione di un nuovo centro della personalità.” (pag. 55)
Nel prossimo post, un ulteriore approfondimento per capire il rapporto tra alchimia, cristianesimo e sogni.