È morto uno dei più grandi autori fantastici del Novecento, Richard Matheson (nato nel 1926). Creatore e rimodulatore di storie del brivido, è uno dei pochi autori del Novecento capace di farmi venire veri brividi di paura con la lettura.
Indimenticabile l’esperienza di Io sono leggenda, storia che riformula i vampiri e capace di influenzare in più modi Stephen King, uno dei grandi della letteratura che a lui devono molto. L’angoscia provata con questo libro è pari a quella di un dramma inquietante vissuto in prima persona.
Con La casa d’inferno, Matheson è stato capace di gettarmi in una storia che non vedevo l’ora terminasse per la sua capacità di immergermi in un disorientamento morale ai limiti del sopportabile.
Tre millimetri al giorno: cosa poter dire di un grandissimo classico come questo libro, confezionato con la precisione di un artigiano orafo alla corte di Luigi XIV?
Molte sono le storie uscite dalla sua penna, come il sinistro Io sono Helen Driscoll e il formidabile Duel (che ha segnato l’inizio della fama di un altro grande della narrazione, questa volta cinematografica, Steven Spielberg) o lo struggente Al di là dei sogni, ma quelle tre più di tutte hanno segnato qualcosa anche dentro di me.
Come sempre accade quando scompare un grande, la letteratura che tanto ha ricevuto dal suo genio non sarà più la stessa. In ogni senso.