Arrivato Halloween (anche quest’anno), è il caso di giocare un po’. Seriamente, però, perché Halloween è sì una festa importata per scopi puramente commerciali, ma trova aggancio alla nostra tradizione in quel Ogni Santi che nel mondo anglosassone fa da base cristiana per questa ricorrenza. Ogni anno, le voci di esponenti più o meno noti della Chiesa si espongono ancora di più mandando invettive e giudicando satanica la festa di Halloween. Non voglio entrare nel merito della questione, ma per quanto mi riguarda, non condivido questa interpretazione: mi fermo alla più ovvia considerazione che una festa importata per soli scopi commerciali mi fa una grande tristezza. Soprattutto se, poi, sono i bambini (come sempre) a subirne per primi le conseguenze, qualunque esse siano. Fine del primo step. Ricordatevi questo: “bambini”.
Secondo step. Vi segnalo l’uscita dell’Horror drEaMagazine n. 9, di Edizioni Il foglio, sul quale è stato pubblicato un post che inserii qualche tempo fa nel blog dedicato a Le sette case, la mia serie horror ambientata a Verulengo ed edita da Editrice GDS, intitolato “Un’ispirazione horror”. Per leggerlo, basta che seguiate questo link. Nel prossimo numero, in uscita a gennaio, ci sarà anche la recensione di La porta sbagliata e un’intervista.
Ma cosa ancora più ghiotta (e qui mi riaggancio al primo step: “bambini”) si trova nel numero speciale dedicato ad Halloween, che accompagna la rivista: lì c’è un racconto che ho scritto per l’occasione, intitolato Famiglia fuori norma (da pag. 16 a pag. 26). Ovviamente è ambientato a Verulengo. A voi capire quale delle due famiglie sia quella più fuori norma…