Il 9 settembre avrò il piacere di partecipare, dopo anni di interruzione, a un evento di matrice tolkieniana. Si tratta di Castellanza Tolkieniana Net, organizzato dall’associazione Tolkieniana.net, nelle persone di Gianluca Comastri, Giulia Hensemberger, Alberto Ladavas ed Edoardo Volpi Kellermann. Il luogo della manifestazione è già di per sé una fonte di ispirazione per tutti coloro che vorranno vivere nell’atmosfera di un’epoca che non c’è più, con uno sguardo all’oggi e a chi ha bisogno: Villa Pomini, infatti, farà da quadro per mostre, presentazioni e conferenze, con ospiti di grande importanza quali Barbara Baraldi, Paolo Gulisano e Adolfo Morganti, senza dimenticarsi di chi ha subito di recente il devastante terremoto.
Per la prima volta dopo parecchio tempo, torno a partecipare attivamente a una conferenza. Si tratterà di una tavola rotonda sui valori dell’immaginario tolkieniano, con l’interrogativo: anti-modernità o nuova modernità? Un argomento importante, cui potrò portare il mio piccolo contributo grazie all’invito di Gianluca. Nella medesima giornata di domenica, avrò il piacere di presentare l’esperienza online di Storia di Geshwa Olers gratuito, l’occasione per parlare anche di come nasce una saga fantasy e di come può editorialmente sopravvivere grazie al web.
Perciò ecco gli orari:
– Tavola rotonda: “I valori dell’immaginario tolkieniano: anti-modernità o nuova modernità?” presso l’auditorium della Villa, ore 16.15;
– Incontro con gli autori: Fabrizio Valenza, presso le sale interne della Villa, ore 17.45.
Spero sarete numerosi. Vi aspetto. Per me sarà certamente l’occasione per conoscere di persona scrittori incontrati da tempo sul web e per ritrovare vecchi amici (come il disegnatore Fabio Porfidia, che terrà una propria mostra all’interno della manifestazione), e mangiare, bere e fumare in loro compagnia, come da migliore tradizione.
A domenica 9 settembre, dunque!
Bere?! Fumare?! Allora ti sei dato all’alcol e alle sigarette. Che scrittore dissoluto.
Complimenti Fabri, e un saluto.
Ci vuole un po’ di dissolutezza.
Sì, partecipo, anche se sarei più uno scrittore da tana, senza mai mostrarsi a nessuno…