Finalmente è arrivata l’estate, perciò tempo di vacanza, giusto? Ma cosa intendiamo con “vacanza”?
Secondo il vocabolario, la “vacanza” è l’assenza caratteristica:
- di un posto importante all’interno di una compagine (per esempio, è vacante il titolare di una carica pubblica),
- di un’attività, per cui è vacante l’attività che solitamente viene espletata, in un Parlamento nazionale come in un lavoro,
- dalla propria attività lavorativa, per cui ci si concede un periodo di riposo e lo si richiede al datore di lavoro.
- Poi c’è la vacanza dalla costruzione di navi da guerra, per dire che la loro costruzione viene sospesa,
- e c’è la vacanza di una legge, periodo all’interno del quale essa non è ancora efficace.
- Infine, in fisica e in chimica esiste la vacanza atomica o quella elettronica, quando si constati la mancanza di un atomo in un reticolo o la mancanza di un elettrone in un atomo.
Insomma, come forse si sarà notato, ciò che denota il concetto di vacanza, che è la nuova parola usurata che vi propongo, è quello di assenza, di mancanza, di cessazione. Una condizione, perciò, denotata dal segno – anziché dal segno + e che ricorre ogni qualvolta si voglia riposare (se riferito alle persone lavoratrici) o si voglia sottolineare la necessità di comprendere più a fondo come comportarsi in futuro.
La vacanza è quel momento in cui si raccolgono le energie, potremmo dire, per costruire qualcosa di più “sensato”, non ora, ma un poco più avanti.
Eppure, nella nostra società odierna è diventata, ormai, il periodo in cui ci si riempie di cose da fare, di attività che altrimenti non faremmo mai, di esplorazioni, di movimento, di ricerche, di vita differente. La vacanza è molto spesso sinonimo di “fuga”.
L’uomo e la donna vacanzieri fuggono dal proprio lavoro e dalla propria condizione vitale stressante concedendosi una vacanza. Non trovate sarebbe il caso di ridimensionare l’importanza e la problematicità che la nostra vita quotidiana pretende da noi e tornare a vivere una quotidianità più rilassata? Su un’edicola ho trovato un cartello che esprime pienamente ciò che voglio dire:
Dio esiste, ma non sei tu. Perciò, rilassati!