Scrivere tramite le piccole cose

original_enjoy_the_little_things_in_life_wooden_signLa vita è fatta di piccole cose, lo sappiamo, ma oggi non voglio parlarvi di minimalismo.

C’è la struttura, quando si scrive. La struttura è necessaria, fondamentale, ma anche utile per arrivare a un traguardo: quello di raccontare dall’inizio alla fine una storia. Passando per il centro. Può sembrare un’ovvietà, ma vi spiego perché non lo è.

Scrivere senza fare attenzione alla struttura che si utilizza è come cercare di fare bersaglio con una freccia gettata a casaccio.

È già importante rendersi conto che si vuole lanciare la freccia, ancora di più lo è sapere dove la si vuol fare arrivare. Ma la cosa fondamentale è il modo in cui ci si organizza per far sì che una quadrella raggiunga esattamente il punto desiderato. Ci vuole esercizio, ci vuole mestiere, e ci vuole perseveranza.

Tuttavia, sono solo le piccole cose della vita che trasformano una struttura efficace, che – in quanto tale – è solamente utile, in una struttura vincente.

Le piccole cose della vita sono la carne che riempiono una struttura ben fatta.

Anche una struttura ossea con poca carne riesce a camminare, ma fin dove arriva? La struttura narrativa può essere congegnata in maniera ineccepibile, ma risultare scarica, poco affascinante e debole, perché non si è provveduto a riempirla con la vita in cui ogni lettore possa rispecchiarsi.

Le piccole cose della vita sono assolutamente fondamentali per la scrittura. Badate, non sto facendo l’elogio del minimalismo. Nulla contro il minimalismo, amo Carver alla follia, molto meno i suoi epigoni. Se, però, riuscissimo a utilizzare quel minimalismo magistralmente giostrato da Carver per raccontare fatti assolutamente comuni – ma eccezionali per la portata emotiva che suscitano – nelle nostre narrazioni, avremmo strutture con un’anima, eccezionali atleti capaci di correre la maratona.

E, nella letteratura, ciò che conta è il percorso lungo, non quello breve.

Le piccole cose della vita devono riempire ogni narrazione, breve o lunga che sia, realistica o fantastica che sia, buona o cattiva che sia. Solo le piccole cose ci salveranno dalla scrittura inutile.

Nel prossimo post spiegherò meglio cosa intendo per “piccole cose della vita” e in che modo sono utilizzabili.


2 risposte a "Scrivere tramite le piccole cose"

  1. Lo stile di Carver non mi avvince… essendo il mio autore preferito Tolkien, è evidente che il suo minimalismo non mi ha sedotta. Ma è giusto così, ci sono tanti “stili personali” quanti sono gli scrittori o pseudo tali (io appartengo all’ultima categoria).
    Ma il “percorso”, l’itinerario con fermate, incidenti, cambi di rotta ai bivi, compagni di viaggio che si aggregano… ecco, questo è il giusto fuoco che arde nel cuore ed animo di chi desidera narrare… tutte le piccole cose della vita!
    Sereno pomeriggio :-)c

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