Come promesso, ecco il prologo del secondo romanzo della serie Trilogia dell’isola, romance. La stesura procede. Veniva dal mare uscirà a marzo. Intanto, ecco a voi il brano (ricordandovi che potete acquistare il primo volume, La ragazza della tempesta, o leggerlo gratuitamente con kindle unlimited su Amazon, ovvero qui).
Il sogno era sempre lo stesso.
Veniva dal mare. Camminava tra le onde mosse da un vento irrequieto, mentre il cielo di carbone mostrava un accenno del fuoco che stava per accendersi lassù. Una luce diffusa vibrava all’orizzonte, contro cui si stagliava il profilo buio dell’isola.
Veniva dal mare, Riccardo, e camminava sull’acqua senza spaventarsi. Lei correva verso di lui, capace di solcare le acque con la sua stessa capacità di rimanere sospeso. E quando lo raggiungeva, coglieva sulla sua pelle lo splendore delle stelle.
“Stringiti a me”, le diceva con i capelli scompigliati all’aria nervosa che soffiava.
Lei lo abbracciava, abbandonandosi alla sua forza che la teneva salda. Poi alzava lo sguardo su di lui e si chiedeva perché non tornassero a riva. Quello era il momento in cui si accorgeva che il suo volto bruno, incorniciato dalla corta barba, puntava fisso dietro le sue spalle. Perciò Lidia si voltava e notava il luccichio di un fuoco arzillo sulla riva, come se ballasse una danza ignota.
Cosa cercava Riccardo laggiù? La scorse subito dopo. L’altra. Lei era lì.
Accanto al fuoco c’era una donna che pareva una dea dall’abito bianco e lungo. Il vento la accarezzava con un sussurro d’amore che aleggiava in mezzo al mare, che narrava una storia irresistibile, fatta di dolore e d’amore eterno.
Per quella storia eterna Riccardo afferrava Lidia e la staccava da sé, respingendola lentamente. Dopo averla osservata qualche attimo con un’espressione che diceva qualcosa di impossibile da accettare, raggiungeva l’altra, lasciandola da sola.
Il vento la chiudeva in un bozzolo freddo, tragicamente profumato di mare. Lidia sprofondava nell’acqua, ormai incapace di mantenere l’equilibrio. Osservava il suo uomo raggiungere la riva e piegarsi verso la donna che da sempre possedeva il suo cuore, fino a quando un abbraccio non li rendeva una sola carne.
Lei, invece, avrebbe raggiunto da sola abissi impossibili da risalire.