Nasce il gruppo SPECTRE

readersA gennaio inoltrato, eccomi alla terza novità di quest’anno.

È nata la SPECTRE. Non sono agenti segreti, non sono artisti del crimine. Solo lettori e scrittori, votati a raggiungere un obiettivo: individuare eventuali manoscritti di buona qualità che, nella congerie di tutti quelli che circolano per internet, corrono il rischio di perdersi e di non avere una chance.

Per questo motivo Loredana Lipperini ha dato l’avvio, assieme a Isabella Moroni e a un nutrito gruppi di autori/lettori, alla S.P.E.C.T.R.E., Società Per Editare e Correggere Testi Ritenuti Eccellenti. Siamo pronti a dare un parere sul vostro manoscritto nel cassetto, perché prima di giungere a una casa editrice è spesso necessario l’occhio di un esterno.

Come fare per usufruire del servizio? Semplicissimo, basta mandare il manoscritto (o anche una semplice richiesta di informazioni) in formato .pdf o .doc all’indirizzo gruppospectre@gmail.com con una piccola mail di presentazione.

Il testo – gestito nel totale rispetto della privacy e del copyright – verrà sottoposto a due letture da parte di due lettori diversi e in tempi relativamente brevi potrete avere un parere, motivato e approfondito, sulla vostra opera. A breve anche un sito con aree riservate.

C’è ancora del buono in questo mondo. Dopo non dite che non ve l’avevo detto. 😉


16 risposte a "Nasce il gruppo SPECTRE"

  1. Wow, che bella iniziativa. Ma è a pagamento? Immagino di sì.
    Ed è aperta solo ai professionisti? Voglio dire, a persone che aspirano a una pubblicazione professionale. Se io voglio un parere disinteressato sui miei pasticci, anche se so che non li pubblicherò mai, posso provare? XD

      1. Scusa, Fa’, Ma se io ti mando un parere argomentato e discorsivo in cui ti spiego accuratamente perché il tuo romanzo non mi piace neanche un po’, tu cosa fai, sei contento? O sei più contento di come lo saresti con un commento succinto?
        Se fossi scrittore, credo vivrei molto male i vari commenti online. E tanto di cappello a te per essere sempre stato così discreto. Perché fossi stato io al tuo posto, con quello che ti hanno detto, un bel va’ a ca**** mi sarebbe scappato più di una volta. E avrei sofferto parecchio, trattandosi di una passione.

      2. Il discorso è uno, Chagall. Se si chiede un parere è perché si vuole imparare qualcosa e migliorare: questo obiettivo presuppone uno spirito di accoglimento per eventuali critiche, che vanno sempre vagliate, e la capacità di accogliere i consigli. Si cresce anche rimanendoci male. A me è successo proprio così! 🙂

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