Vi spiego quello che secondo me è un problema. Qualche giorno fa mi capita di fare una ricerca motivata da un articolo sul fantasy che sto scrivendo per Medeaonline, la rivista culturale con la quale collaboro da un po’ di tempo e perciò mi rivolgo come punto di partenza a quella grande enciclopedia online (spesso regno di strafalcioni e inesattezze ma ormai necessaria stazione di passaggio per ogni ricerca online che si rispetti) che è Wikipedia. Digito fantasy e così, leggendo nella sezione dedicata al fantasy italiano, mi rendo conto di due cose: non si cita GL D’Andrea, a mio parere uno degli autori più significativi del fantastico italiano di questi ultimi anni grazie alla sua trilogia Wunderkind (capace di parlare della crisi economica, sociale e culturale nella quale siamo caduti come nessun altro romanzo fantasy italiano), e di questo primo problema mi occuperò in un articolo appositamente dedicato, riservato alla rivista di cui dicevo qualche riga più in alto; secondo problema, meno pressante ma significativo, il mio nome era stato tolto dall’elenco degli autori rappresentativi.
Ora, chi si infastidisce per i pipponi autoreferenziali può saltare a piè pari l’articolo e andarsi a leggere la Gazzetta dello Sport o qualche altro giornale ritenuto più idoneo, ma per una volta sono del tutto convinto che il pippone autoreferenziale ci stia. Ve ne spiego le ragioni.
Il mio nome era stato inserito qualche anno fa a causa del mio romanzone fantasy Storia di Geshwa Olers, indicato anche nella voce med-fantasy come una delle opere significative. Inoltre, qualcuno aveva anche aperto la pagina dedicata direttamente a me, con elenco di opere e ulteriori spiegazioni. Potete visitarla qui, ancora per qualche giorno. Già, perché poi verrà cancellata.
Non si tratta certo di un reato, tanto meno di un reato di lesa maestà nei miei confronti, ma di certo non si può dire che il sottoscritto non abbia ricoperto un minimo ruolo significativo per il contesto fantasy italiano. Quasi tutto dipende da Storia di Geshwa Olers, che è romanzo per la prima volta interamente ispirato a leggende mediterranee, che è esperimento di pubblicazione perché pur essendo passato per alcuni editori è stato poi proposto online per il download gratuito, riuscendo a raggiungere e superare i 30.000 download, unico caso in Italia. Inoltre, il sottoscritto si è adoperato tra il 2007 e il 2011 con conferenze in metà Italia e articoli sui siti fantastici più importanti per diffondere e dare opportunità di approfondimento della questione del contenuto “mediterraneo” nella narrativa fantastica del nostro Paese, concetto che poi è stato recepito e seguito da molti.
Inoltre, ricordo che non ho pubblicato solo questi romanzi proponendoli gratuitamente per il download, ma un’altra decina con diversi editori, soprattutto horror, e altri di vario genere.
Eppure, la pagina personale viene proposta per la cancellazione da tale Gregorovius con questa spiegazione: Pagina promo di poligrafo scrittore di ebook gratuiti —Gregorovius (Dite pure) 14:14, 13 dic 2014 (CET)
Qui si esplicita il problema principale: la mancanza di conoscenza e di cultura, la superficialità con la quale agiscono talvolta amministratori di quella che dovrebbe essere una enciclopedia capace di integrare ciò che le enciclopedie “ufficiali” normalmente nemmeno prendono in considerazione. A parte il fatto che la parola poligrafo (sempre sostantivo) usata in quel modo appare come aggettivo (il che costituisce un grosso errore) e pare insinuare un giudizio di qualità sul mio operato; a parte il fatto che non ho scritto solo ebook gratuiti, anzi, mai nemmeno uno perché sono sempre stati proposti a pagamento e talvolta gratuitamente (ma solo dopo); il problema forse più grosso è però che è evidente di come quella a me dedicata non sia una pagina autopromozionale.
Se vogliono correggere qualcosa, che la correggano, ma che non venga cancellata. E qui entra la questione della cultura di chi dovrebbe attendere a simili incarichi. Dovrebbe per lo meno conoscere la situazione editoriale e letteraria del nostro Paese, dovrebbe sapere che pubblicare fantasy in Italia non è facile, dovrebbe sapere che grandi numeri non vuol dire qualità, dovrebbe sapere che spesso la qualità si trova nel “movimento letterario” che un autore riesce a smuovere e, perciò, dovrebbe usare la propria capacità critica per selezionare e giungere alla conclusione che una pagina come quella a me riferita (ma potrei citarne anche altre, come quella di Francesca Angelinelli o quella di Leonardo Patrignani, cancellata e riproposta di recente, o quella inesistente di GL D’Andrea) non va cancellata. Anzi, andrebbe curata.
Ma a questi, chi glielo dice?
Se gli amministratori di Wikipedia sono così solerti, prima di cancellare una voce che ha la sua ragion d’essere (ben documentata peraltro), dovrebbero correggere la lingua italiana di certe voci. Ho visto cose che voi umani…
Ciao Fabrizio!
Ciao cara. Sì, concordo. E’ davvero l’enciclopedia degli strafalcioni 🙂
Uno dei soliti problemi italiani: il non informarsi prima di fare una cosa.