Dalla… Terra di Mezzo arriva una nuova intervista, forse una delle più belle cui abbia risposto, incentrata su Storia di Geshwa Olers e Le sette case. Ne riporto solo un breve brano dalla prima domanda.
L’intero romanzo è intessuto delle leggende italiche e mediterranee ad ampio raggio, e così vi si trovano testi che fanno riferimento alla terra montuosa a nord di Verona, dove abito, cioè la Lessinia e altri che si riferiscono alle leggende di Friuli, Emilia o Piemonte; alcuni che chiamano in campo la mitologia greco-romana e altri che fin dall’inizio fanno entrare in gioco le leggende ebraiche; interi brani che puntano alla mitologia egiziana o al racconto leggendario longobardo e altri che strizzano l’occhio all’elaborato sistema magico di stampo alchemico del Rinascimento italiano. Ma non solo. Anche i nomi sono spesso riferimenti a persone esistenti in carne e ossa. Ne svelo solo uno: Nildon Lonstat, l’autore del primo volume, altro non è se non la traduzione in Grodestiano Antico di Fabrizio Valenza.
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