Per assecondare il mio lato archivistico, voglio provare a fare un elenco dei miei libri più diffusi, basandomi sui dati in mio possesso, che a dire il vero non sono moltissimi. Li estrapolo dai rendiconti delle case editrici, dai dati dei siti presso i quali li ho resi disponibili in download gratuito e dalle comunità di lettura online. Credo possa essere interessante per capire… le proporzioni.
1. Il viaggio nel Masso Verde, 10.173
2. Il cammino di un mago, 4.082
3. La faida dei Logontras, 1.856
4. La battaglia di Passo Keleb, 1.486
5. Appendici a Storia di Geshwa Olers, vol. 1, 1.273
6. Commento d’autore, 359
7. I ghiacci di Passo Ceti, 231
10. Stirpe angelica, 212
11. La ragazza della tempesta, 149
9. Il pifferaio di Hameln, 75
8. Storie di draghi, demoni e condottieri, 54 (dati incompleti)
13. L’alieno nella mente, 21
15. Strega, 17
12. La porta sbagliata, 11 (dati incompleti)
14. Notte senza uscita, 6 (dati incompleti)
19. Amore poi risorto, 5
20. La filosofia del baule, 5
18. Lassù è meglio, 3 (dati incompleti)
16. PS I love you, 2 (dati incompleti)
Alcune considerazioni a margine di questa mio gesto ossessivo-compulsivo.
1 – Non c’è storia, Storia di Geshwa Olers rimane il romanzo in assoluto più letto, di certo aiutato dall’esorbitante (per me) numero di download. I dati del primo volume, Il viaggio nel Masso Verde, tengono conto degli oltre 6.000 download che vi furono nell’ormai lontano 2007.
2 – L’horror, ultimo arrivato nella mia produzione e riservato soprattutto al mondo degli ebook, è quello meno letto. È pur vero che i dati indicati mancano degli aggiornamenti sulle vendite di alcuni editori (quelli in cui ho indicato dati incompleti), ma il risultato finale sarà comunque superiore di alcune decine di copie, immagino. Non di più. Il perché di questo risultato è facile a dire: la motivazione non è di certo da ricercare nella qualità del prodotto, dal momento che credo che gli horror siano tra le mie migliori produzioni, quanto piuttosto in due fattori. Fattore A, la minor dimensione del mercato horror rispetto a quello fantasy. Fattore B, il formato digitale che deve contare sulla minima percentuale di cui il mercato degli ebook gode in Italia.
3 – Se tolgo i dati dei download gratuiti, i primi posti vengono stravolti quasi del tutto. “Il viaggio nel Masso Verde” resta primo, seguito subito dopo da “Commento d’autore” (che però ha subito una sorta di ricatto tra i recensori, forse per una sorta di incomprensibile ripicca nei confronti di una casa editrice che, per quanto mi riguarda, si sta dando da fare alla grande!), poi da “Stirpe angelica”, da “La faida dei Logontras” e da “La ragazza della tempesta”, segnale che ancora oggi riesce a vendere più libri l’editore che è capace di farsi strada tra librerie, distribuzione e vera carta.
4 – Se ci si vuole far conoscere, la via del download gratuito è indubbiamente un’ottima scelta, ma deve essere accompagnata da umiltà, qualità e forza d’animo, oltre che da bravi collaboratori che possano porgere una mano per diffondere la notizia. Il mondo internet è sopravvalutato, continuerò a dirlo all’infinito. Il vero mondo è là fuori, gente, ancora oggi. Soprattutto in Italia.
5 – Infine, un’ultima considerazione. Se notate, ho diviso i titoli per quantità vendute. Le migliaia, le centinaia, le decine e le unità. A prima occhiata colgo una strana coincidenza: le migliaia ai download gratuiti, le centinaia ai romanzi cartacei e le decine ai racconti.