In una settimana, il sentimentale La ragazza della tempesta formato ebook per Kindle su Amazon ha superato le vendite di quattro mesi de L’alieno nella mente, raccolta di racconti fantasy, sci-fi e horror. Potenza del romance, che può contare su una vasta platea di lettrici. Si sa, è il genere femminile ben più forte di quello maschile, su questo aspetto culturale fondamentale per la civiltà dei popoli.
Maschietti, impariamo da loro.
Comunque grazie a tutte, e se volete passare parola, ben venga. Questo è il link per l’acquisto: http://www.amazon.it/La-ragazza-della-tempesta-ebook/dp/B008BH9RUI/ref=pd_rhf_gw_p_t_4
Magari fosse così Fabrizio! Purtroppo il genere “romance” è considerato un genere di serie nemmeno B, ma C, se non D o forse anche F! Scrivi “romance”? Allora scrivi “harmony”… pensa che persino gli “harmony”, che sono i libri più letti e acquistati in assoluto, e che fanno la “maggior cassa” dell’editoria italiana, vengono pubblicati solo in versione tradotta dalla lingua inglese. Niente italiani, per la harmony! Sic!
Secondo me è un segnale assolutamente positivo. Magari questa è la tua strada…
se non sbaglio anche in formato cartaceo La ragazza della tempesta aveva ottenuto ottimi risultati.
Sono cose su cui dovresti pensare.
Io non credo il romance sia un genere inferiore. Anzi, un bel romanzo d’amore mi piace proprio. L’importante è che ci sia uno Scrittore. Ma questo vale per tutti i generi.
Bravo!
@Aquanive: lo so, il panorama romance italiano è desolante… quanto a critica. Ma solo per quell’aspetto, credo. In effetti, come dici tu vendono tantissimo, e da quel che so io per vie interne, molti nomi stranieri… in realtà sono italiani 🙂 Indubbiamente è triste che si debba viaggiare per pseudonimo straniero, e probabilmente si dovrebbe fare un’operazione “verità” come è accaduto per il fantasy. Anche in quel genere era praticamente impossibile vendere autori italiani, fino a qualche anno fa. Poi c’è stato il boom di interesse, e alcune barriere sono crollate. Inoltre, con il romance, il fantasy condivide la stessa considerazione: serie b o c, se va bene. Bisogna battersi anche in questo settore.
@Chagall: non so se sia la mia strada. Di certo è UNA delle strade. Lo sai che non credo nella divisione in generi 🙂 Sì, il cartaceo aveva avuto buoni risultati, ma bisogna rapportare il tutto ai numeri di un piccolo editore.
Ciaooo
Eccomi per il mio passaggio quotidiano, prima di andare al lavoro.
Fabri, questo tuo post è di buon auspicio. Sto finendo il racconto, mi mancava ancora un pezzo. E sono immersa nella scelta del titolo. Secondo te quale di quelli indicati nel mio post http://ettaheart.wordpress.com/2012/06/22/pensando-al-titolo/ è il più adatto?
“Nel bosco odo sussurri” è molto evocativo, poetico. Però forse fa pensare a qualcos’altro…
“La voce del corpo” è piuttosto diretto, forse crudo, mentre “Ti ho cercato per trovarti” credo sia perfetto. Poetico ed evocativo, insieme.
Come dici tu, è difficile non scadere nel pornografico, e il titolo deve stare al gioco, senza scadere.