Narrare è illuminare aspetti della realtà, ai quali l’ascoltatore-non-narratore non avrebbe mai pensato, oppure collegare tra di loro aspetti del reale in modo tale da far risuonare di voce nuova realtà da sempre conosciute. Questo è vero anche – e talvolta ancor di più – per la narrazione fantastica, allorquando il narratore fantastico sa far risuonare il fantastico che c’è in ogni essere umano, un suono a cui è avvezzo da quando era bambino ma del quale, con il passare del tempo, ha finito per vergognarsene.
Andrea Camilleri docet.