Se ci fate caso, tutte le storie seguono un uguale andamento generale, per poi differenziarsi sulle modalità narrative e sull’approfondimento ed espansione dei singoli momenti, a seconda di ciò che si vuole porre in evidenza. E’ bene avere ben precisa la linea di sviluppo della narrazione, una linea drammatica che, per ogni tipo di scritto, deve risultare ben strutturata, onde evitare che lo scritto risulti, alla fine, insoddisfacente o mancante di qualche parte. Una sensazione che ho spesso avuto, soprattutto leggendo esordienti (ma non solo) fantasy italiani.
Vediamo i punti.
1) All’inizio c’è sempre un focus sul protagonista.
2) Successivamente si presenta il dilemma del protagonista. Inizia il conflitto.
3) Il dilemma si trasforma in crisi, che mette in discussione il protagonista stesso.
4) La crisi porta, attraverso complicazioni e l’inasprimento del conflitto, a un climax.
5) Il climax. Si tratta del momento più importante e coinvolgente di tutto lo scritto, dove il contrasto e il conflitto tra le parti giunge a compimento e dove il carattere del protagonista si mostra appieno e definitivamente.
6) Il climax si risolve. Ovvero, vengono mostrate le conseguenze del conflitto, con riguardo ai singoli personaggi della storia.
Ora, provate a rileggere la storia che avete scritto. Se riconoscete tutti questi punti vuol dire che la storia è ben distribuita (e non perché l’ho deciso io, eh! Si tratta di caratteristiche riconosciute da qualunque scuola di scrittura). Da parte mia, il passo successivo è quello di spiegare in cosa consistano questi singoli punti e come armonizzarli tra di loro, ottenendo il massimo risultato possibile. Da parte vostra, di metterli in pratica, facendo esperienza a più non posso.
Una risposta a "La linea drammatica della narrazione"