Ancora sugli under 40 e i giudizi della critica

Per ricollegarmi al post di ieri, sul dibattito “estivo” riguardante la qualità della narrativa italiana under (e over) 40, segnalo l’articolo di Barilli di cui parlavo, che potete trovare in questa pagina web del Corriere della Sera. Sul numero del 19 agosto c’è un elzeviro molto più interessante, di Giulio Ferroni, intitolato “Critica e qualità uccise dal mercato“, al termine del quale si dice qualcosa di molto significativo e, secondo me, “vero”. Nella sostanza si chiede se i critici non stiano sbagliando a giudicare la narrativa contemporanea e la selezione delle opere, basandosi su schemi ormai antiquati.

Riflettiamo. O meglio, che riflettano. Nel frattempo rileggiamo Troppi romanzi uccidono la critica, di Alfonso Berardinelli (Corriere della Sera).

Appendice (nata sullo scambio di vedute di ieri con Lara Manni). Per un possibile approfondimento del fantastico letterario in Italia.

– Indagare la ricchezza e le dimensione della narrativa fantastica italiana dell’800 e del ‘900,

– comprendere in cosa e come siamo debitori agli stranieri (ed eventualmente quanto lo sono loro a noi),

– riflettere e ricercare caratteristiche e obiettivi comuni tra gli autori attuali di letteratura fantastica.

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