Lo so, non è molto. Ma per quest’anno, gli auguri di Pasqua li faccio a tutti tramite questa poesia. L’ho scritta oggi e come m’è venuta la propongo (cosa da non fare mai…).
Rosa selvatica
O rosa selvatica
la tua vita è breve
e il nostro dolore
non riesce a guardare
l’eterno che c’è in te.
Un giorno ero per strada
pensavo come fosse
trovarsi già lassù
anziché soffrire.
Venne un angelo,
voleva trarmi al cielo
per non lasciarmi più patire.
No! gli dissi
non mi lascerò rapire,
morire non è la risposta.
No, non mi rapire.
Quando sarò lassù
solo allora
riceverò risposte, e se
il Buon Dio non le darà
potrò guardare a tu per tu
finalmente da lassù
l’eterno che c’è in te
o rosa selvatica dei campi.