Giunti al termine

Tu sarai l’inizio è scritto. Dal principio alla fine, forse il mio romanzo migliore. Ci sono voluti quattro mesi (dal 9 ottobre 2010 al 7 febbraio 2011), giorno dopo giorno, per completarne la stesura. Da quando ho iniziato, ho messo su due chili per il tempo sottratto a qualunque altro tipo di attività fisica che non fosse il lavoro. Inoltre, la mia mente ne esce profondamente commossa. Parlare di temi tanto delicati quali il coma e la morte (per tacere di quelli che sono davvero portanti della trama di questo romanzo) non è per nulla semplice, perché ti coinvolge fino in fondo, provocando a volte delle ondate emotive che ti modellano per giornate intere.

120.000 parole (circa 400 pagine di romanzo) che raccontano la storia di un archeologo che si viene a trovare in una situazione molto particolare. Sono state necessarie un’infarinatura di medicina per ciò che riguarda il coma e le terapie di uscita dal coma, un’infarinatura di psicologia e psicanalisi, un’infarinatura di archeologia e, perché no, di arte contemporanea. Propizio è stato il viaggio che ho fatto in Israele, dove sono ambientate alcune delle pagine più intense del romanzo, e mi sono lasciato funestare per mesi, ininterrottamente, dalla musica di Wagner e di Mahler per poter essere dentro la vicenda, per poter vibrare del suono divino di cui si parla nel libro.

In buona sostanza, scrivere questo romanzo è stato come se avessi fatto per quattro mesi un serrato training psicologico per prepararsi al peggio. Spero solo che venga apprezzato dai lettori tanto quanto mi sento di apprezzarlo io.


8 risposte a "Giunti al termine"

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