Buonasera a tutti! Iniziamo il 2011 con un piccolo aggiornamento, relativo al romanzo soprannaturale che mi sta assorbendo sempre più in questi ultimi tempi.
Titolo. All’inizio pensavo che “Nel ventre della balena” potesse andare bene. C’è un chiaro riferimento a Giona e al desiderio dell’uomo di fuggire da ciò che gli sembra un destino incombente e improcrastinabile. Tuttavia, poco alla volta si è fatto strada un nuovo titolo, “Tu sarai l’inizio”. Devo dire la verità, non mi convince nemmeno questo. Vi racconto un aneddoto capitatomi proprio oggi. Sto leggendo 1984 di George Orwell, un romanzo bellissimo e tremendo, così avanti rispetto ai tempi in cui fu scritto (1948) da trasformarsi in un punto di riferimento per chi voglia svegliarsi e criticare ogni genere di totalitarismo del pensiero, da quelli già affermati a quelli striscianti. Incuriosito dalla figura di questo scrittore che non visse cinquant’anni, sono andato a vedere la lista dei suoi titoli, e non vengo a scoprire che una delle raccolte dei suoi famosi articoli si intitola, in italiano, Nel ventre della balena? Sesto senso, amici. Il che sarebbe anche in tema con l’argomento…
Genere. Doveva essere un noir. Posso dire che certamente è soprannaturale. Quanto al noir… sì, ma in un certo qual modo. Più che altro si inserisce nel filone “aldilà”, del quale fa già parte il racconto “La macchia sul muro” e il prossimo “4”, misterioso progetto che rischierà di farmi toccare il limite del mio equilibrio personale. A questi si unisce, per l’appunto, “Tu sarai l’inizio”. Sono storie molto intimiste. Di più è difficile dire. Comunque, sto arrivando alla fine del romanzo, e forse sarà il più lungo scritto finora.
Parentele. Forse, però, la cosa più incredibile è che “Tu sarai l’inizio” è “Storia di Geshwa Olers” traslata al giorno d’oggi. Questo aspetto continua a lasciarmi senza parole.
Scrivi una risposta a Adriana Comaschi Cancella risposta